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Ristoranti di lusso: quali sono i più costosi in Italia

Ristoranti di lusso: quali sono i più costosi in Italia

I ristoranti di lusso italiani sono una garanzia per quanto riguarda la qualità dei menù, il servizio e le attenzioni riservate ai propri ospiti. Soprattutto in Italia, ne esistono alcuni che si distinguono per l’esclusività delle location, il servizio offerto e la ricercatezza dei piatti: scopriamo quali e dove sono i più costosi ed eleganti ristoranti italiani.

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I ristoranti italiani più lussuosi

Godersi un pasto in un vero ristorante di lusso italiano è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. I piatti e i sapori offerti agli ospiti da queste strutture sono davvero eccezionali, in certi casi unici. I ristoranti di lusso garantiscono menù da sogno in location esclusive, oltre a interni elegantissimi e un trattamento di qualità elevatissima. Ma quali sono i migliori ristoranti di lusso in Italia? Dopo aver già presentato le mete migliori per una vacanza di lusso in Italia, e, meno recentemente, i migliori ristoranti di lusso al mondo, proveremo ad aiutarvi anche nella scelta dei ristoranti più lussuosi presenti sul territorio italiano secondo la classifica di The World's Best 50 Restaurants.

  • Lido 84 (Gardone Riviera, Brescia, Lombardia) - Il ristorante dello chef Riccardo Camanini è il primo tra quelli italiani nella classifica di mondiale di The World’s Best 50 Restaurants, alla posizione numero 15, ed è caratterizzato da piatti che privilegiano i prodotti del Lago di Garda e dei pascoli della zona.
  • Piazza Duomo (Alba, Cuneo, Piemonte) - Questo ristorante occupa la posizione 18 nella classifica mondiale ed è in mano allo chef Enrico Crippa, che propone diversi percorsi gastronomici, tra cui uno incentrato sul Barolo, con proposte di piatti accostati al buonissimo vino prodotto proprio in Piemonte.
  • Le Calandre (Rubano, Padova, Veneto) - Scendiamo alla posizione 26 per il ristorante dei fratelli Alajmo, che propongono diversi menù di sette oppure otto portate, caratterizzati da piatti creativi e unici come i pomodori arrostiti con gelato di melanzane alla lavanda e i tortelli di spremuta di cipolla novella al cumino e caffè con salsa di lievito al tartufo nero.
  • Reale (Castel di Sangro, L’Aquila, Abruzzo) - Al numero 29 della classifica di The World’s Best Restaurants troviamo questo ristorante davvero originale, ospitato in un monastero del 1.500 sulle montagne abruzzesi e guidato dallo chef Niko Romito, famoso per le sue tecniche innovative pensate per esaltare i sapori degli ingredienti della regione.
  • Uliassi (Senigallia, Ancona Marche) - Poco dopo la metà della classifica mondiale, alla posizione numero 52, ecco il ristorante dello chef Mauro Uliassi, che propone un percorso gastronomico che integra i gusti della terra con quelli del mare come pochi altri al mondo.
  • St. Hubertus (San Cassiano, Bolzano, Trentino Alto Adige) - L’ultimo ristorante italiano dei 100 selezionati in tutto il mondo da The World’s Best Restaurants si trova alla posizione 54 ed è il locale di Norbert Niederkofler, col suo approccio culinario molto legato al territorio e vicino anche ad alcuni principi del foraging.

Oltre ai 100 ristoranti al mondo selezionati da The World’s Best Restaurants, ci sono anche quelli scelti da 50 Top Italy, che possono essere approfonditi direttamente sul sito ufficiale e dei quali riproponiamo soltanto la top 10 dei Grandi Ristoranti 2022, all’interno della quale si trovano due locali già presentati qualche riga fa.

    1. Osteria Francescana (Modena, Emilia-Romagna)
    2. Uliassi (Senigallia, Ancona, Marche)
    3. Enrico Bartolini MUDEC (Milano, Lombardia)
    4. Daní Maison (Ischia, Napoli, Campania)
    5. Duomo (Ragusa, Sicilia)
    6. Le Calandre (Rubano, Pordenone, Veneto)
    7. Enoteca Pinchiorri (Firenze, Toscana)
    8. Madonnina del Pescatore (Senigallia, Ancona, Marche)
    9. Il Pagliaccio (Roma, Lazio)
    10. Taverna Estia (Brusciano, Napoli, Campania)


I ristoranti più costosi in Italia e i loro prezzi

Finora non abbiamo voluto addentrarci nell’argomento relativo ai prezzi di questi ristoranti di lusso italiani, ma adesso è il momento di scoprire quanto costa mangiare nei ristoranti più costosi in Italia. Scopriamo le fasce di prezzo dei menù proposti dai più esclusivi ristoranti di lusso, dove si trovano e i nomi degli chef che li guidano.

  • MUDEC (Milano, Lombardia) - Il ristorante dello chef Enrico Bartolini, il più stellato d’Italia, si trova nel cuore di milano e offre due due proposte degustative, entrambe al costo di 275 euro, bevande escluse (al prezzo di 190 euro è possibile aggiungere un percorso di degustazione di vini), che propongono rispettivamente nove e dieci piatti veramente unici.
  • Osteria Francescana (Modena, Emilia-Romagna) - Il ristorante modenese dello chef stellato Massimo Bottura offre portante che uniscono la tradizione e la cucina contemporanea nel menù degustazione, con 12 portate sempre diverse e sempre al costo di 290 euro, a cui è possibile aggiungere la degustazione di vini al costo di 190 euro.
  • La Pergola (Roma, Lazio) - Il ristorante romano di Heinz Beck prevede un menù degustazione da dieci portate al costo di 290 euro e uno da sette piatti al prezzo di 250 euro, entrambi gustabili ammirando una delle più belle viste su Roma.
  • Enoteca Pinchiorri (Firenze, Toscana) - La chef Annie Féolde, prima donna in Italia con tre stelle Michelin e quarta al mondo, ha scelto Firenze per il suo ristorante, che propone un menù base di sei portate al costo di 175 euro, un menù degustazione dal prezzo di 200 euro e un menù più ricercato e completo che costa 250 euro a testa.
  • Combal.Zero, Rivoli (Torino, Piemonte) - Nel bellissimo contesto del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, lo chef Davide Scabin propone un menù degustazione base al costo di 110 euro e composto da 5 portate), oltre al menù degustazione Combal.Zero, che ha un prezzo di 160 euro a persona (bevande escluse).
  • Ristorante Cracco (Milano, Lombardia) - Per lo chef Carlo Cracco, uno dei più famosi chef al mondo, non servono presentazioni, così come per i suoi piatti, che possono essere gustati nel cuore di Milano scegliendo uno dei menù proposti, per un prezzo che va da circa 130 a circa 160 euro a testa.
  • Casa Vissani (Baschi, Terni, Umbria) - Il ristorante dello chef Gianfranco Vissani si trova immerso in un grande parco che affaccia sul Lago di Corbara e propone due menù, uno da 4 portate, al costo di 130 euro a testa, e uno da 6 portate, il cui prezzo è invece di 180 euro, vini esclusi.
  • Solo per due (Vacone, Rieti, Lazio) - Chiudiamo questa rassegna dei ristoranti più costosi d’Italia con un locale che è anche il più piccolo ristorante di lusso d’Italia, dal momento che può ospitare soltanto due persone, al costo di 250 euro a testa, per un pasto all’insegna della classe, del gusto… e dell’intimità.



2022-04-27 14:21:19

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Tutto su come arredare un open space di lusso

Tutto su come arredare un open space di lusso

La scelta dell’arredamento di un open space di lusso è fondamentale per valorizzare gli spazi e garantire la massima funzionalità, sia per quanto riguarda il mobilio sia rispetto all’illuminazione e ai colori. Un open space di lusso deve essere curato in ogni particolare, affinché l’ambiente risulti confortevole, ma anche funzionale ed elegante.

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Idee per arredare un open space di lusso

L’open space è una soluzione sempre più diffusa e amata anche nelle abitazioni di lusso. Questi ambienti sono ideali soprattutto per valorizzare gli spazi ampi e le case che hanno la possibilità di offrire un’illuminazione naturale, ma rappresentano una scelta ideale in qualsiasi contesto per quanto riguarda comfort e funzionalità. Proprio per questo, un open space di lusso si caratterizza per la ricercatezza e l’eleganza nella scelta dell’arredamento, dei materiali e dell’illuminazione. Tipicamente in un open space si uniscono due ambienti come il soggiorno, stanza pensata per accogliere gli ospiti e passare i momenti di relax, e la cucina, diventa sempre più uno spazio di condivisione e non soltanto di lavoro all’interno della casa. Per rendere lussuoso un open space bisogna prestare la massima attenzione all’armonia tra queste due aree funzionali, così come tra la tecnologia e l’eleganza.

Partendo da quest'ultima, l’area living di un open space di lusso ruoterà intorno al divano, che deve essere accogliente e spazioso, magari affiancato da un tavolino da tè e completato da comodi cuscini pensati per offrire a ogni ospite la posizione che preferisce. Per quanto riguarda l’area dedicata alla cucina, occorre scegliere uno stile che sia in linea con quello della zona living, ma bisogna anche saper separare le due zone, magari proprio tramite la posizione del divano, oppure anche scegliendo l’isola, di cui abbiamo parlato in un nostro articolo dedicato alle cucine in stile moderno. Oltre a ciò, un altro protagonista della zona cucina è ovviamente il tavolo, pronto ad ospitare ospiti e amici, ma anche i pasti degli abitanti della casa. Una volta definita la divisione degli spazi, ci si può concentrare sulla scelta degli elementi di arredo dell’open space: librerie, tavolini, lampade, apparecchi tecnologici di ultima generazione e così via. Il tutto senza dimenticare le caratteristiche fondamentali di un open space di lusso: praticità, funzionalità, comfort e materiali pregiati, come il marmo per la cucina e il legno o la pietra per l’area soggiorno.

La semplicità degli open space in stile moderno

Anche per quanto riguarda un open space di lusso, lo stile moderno si contraddistingue per la sua semplicità ed essenzialità. L’arredamento moderno di un open space è pulito e minimale, dominato da forme lineari e geometriche, che favoriscono sia l’eleganza che la funzionalità. Un open space di lusso dal design moderno deve includere anche elementi tecnologici e innovativi, da mettere in equilibrio con complementi d’arredo raffinati e materiali naturali, quali il legno e la pietra.

Sebbene sia il minimalismo a regnare negli open space di lusso in stile moderno, in alcuni di essi si assiste alla scelta anche di materiali considerati tradizionalmente più lussuosi, come il marmo. Rimanendo in tema materiali, ma passando al legno, lo stile moderno predilige legni non intagliati e conservati grezzi, per favorire un senso di semplicità e naturalezza all’interno dell’abitazione. In un open space di lusso in stile moderno, il legno può essere utilizzato anche per i pavimenti e per le pareti, oltre agli elementi di arredo, per generare un effetto elegante ma dall’aspetto attuale.

Illuminazione e colori di un open space di lusso

Un altro elemento essenziale per arredare un open space di lusso è la scelta dell’illuminazione. Quest’ultima infatti è decisiva nella percezione che viene trasmessa rispetto a tutto l’ambiente nel suo complesso, per cui non può certo passare in secondo piano. Il cuore di un open space di lusso, come anticipato in precedenza, sono il divano - per quanto riguarda la zona living - e il tavolo o l’isola per quanto riguarda l’area dedicata alla cucina. L’illuminazione di un open space di lusso deve quindi valorizzare questi elementi, con luci al LED, faretti a terra e lampade di design, se si sceglie lo stile moderno, oppure candelabri e lampadari raffinati e ricercati, nel caso dello stile classico.

Il design moderno, inoltre, quando è possibile, cerca di sfruttare al massimo la luce naturale, mentre un open space in stile più classico può anche essere illuminato da luci gialle e più calde. Infine, passando alla scelta dei colori, lo stile moderno per gli open space di lusso predilige accostamenti fantasiosi e creativi a livello cromatico. I colori possono essere sia molto vivaci e accesi che neutri, come i diffusissimi bianco, avorio, argento e nero. Un open space di lusso in stile classico avrà invece una colorazione o neutra o scura. Bianco, beige, tortora, grigio antracite, nero sono infatti ideali per creare un’atmosfera elegante e raffinata.


2022-04-26 10:04:31

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Tutto sugli aerei più lussuosi al mondo: dai modelli agli interni

Tutto sugli aerei più lussuosi al mondo: dai modelli agli interni

Tutte le informazioni che cerchi sugli aerei più lussuosi al mondo: i modelli più esclusivi, il loro prezzo e le caratteristiche degli interni, ma non solo. Scopri anche tutti la classifica dei jet più costosi al mondo e i comfort esclusivi dei più incredibili aerei di lusso.

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Gli aerei più lussuosi al mondo

Il viaggio in aereo è diventato ormai un’abitudine per quasi tutti gli abitanti del pianeta e non una modalità di spostarsi lussuosa o esclusiva. Questo però vale soltanto per certi tipi di viaggi, dato che esistono degli aerei talmente lussuosi da essere a disposizione soltanto delle persone più ricche del pianeta. Questi velivoli sono unici per dimensioni, caratteristiche e soprattutto per i loro interni, che assicurano comfort e servizi davvero esclusivi. Gli aerei più lussuosi al mondo sono ovviamente privati e hanno prezzi da capogiro, ma permettono ai loro ricchissimi proprietari di raggiungere le proprie destinazioni rapidamente, comodamente e… mettendo in mostra tutto la loro classe.

Chi sono i fortunati che hanno a disposizione questi lussuosissimi aerei? Si tratta di attori famosi come Jackie Chan, di miliardari ex presidenti degli Stati Uniti d’America come Donald Trump e di figure nobiliari degli Emirati Arabi, come il principe Al-Waleed bin Talal. Le personalizzazioni richieste da questi magnati per i loro jet privati vanno da decorazioni esterne uniche, come i draghi intrecciati dipinti sull'aereo di Jackie Chan, alle sale da ballo e i cinema interni al velivolo.

Gli interni da sogno degli aerei di lusso

Come anticipato poco sopra, i più lussuosi aerei al mondo sono resi unici soprattutto dai comfort e dai servizi che nascondono al loro interno. Similmente ai camper di lusso, di cui abbiamo già parlato in un nostro articolo, anche i jet privati di lusso hanno degli interni di classe e attrezzati per ogni necessità. Gli interni di questi aerei di lusso possono includere luci a LED, sedili in pelle, pavimentazione in vetro o altri materiali pregiati, maxi schermi, impianti dolby surround e cucine completamente attrezzate per poter essere messe a disposizione di chef personali. Ma non solo.

Gli aerei più lussuosi al mondo offrono anche tecnologie di ultima generazione, come il controllo tramite smartphone di luci, temperatura e sedili, senza rinunciare ad uno stile elegante e raffinato a livello di design. Pensate che sia abbastanza? Non è così. Questi costosissimi velivoli includono anche ampie camere da letto matrimoniali, bagni in marmo, acquari, spazi cargo pensati per ospitare supercar, ma anche ambienti per il relax - come le sale benessere - o per l’intrattenimento - come le sale da biliardo e i cinema interni. Il tutto coronato da finiture realizzate in materiali pregiati e costosissimi.

I jet privati più costosi al mondo

È arrivato il momento di scoprire quali siano i jet privati più costosi al mondo. Più che aerei, questi velivoli sembrano i più esclusivi hotel di lusso con l’aggiunta della capacità di spiccare il volo. Ovviamente i prezzi di questi jet sono proibitivi, ma le loro caratteristiche sono davvero uniche: scopriamoli.

  • GULFSTREAM G650 - 65 milioni di dollari - È il modo più rapido sul mercato per dirigenti aziendali, funzionari governativi e celebrità che vogliano raggiungere le loro destinazioni velocemente e senza rinunciare ad alcun comfort.
  • BOMBARDIER GLOBAL 8000 - 71 milioni di dollari - Questo jet rappresenta il miglior rapporto tra comfort, velocità e capacità di sostenere viaggi transoceanici.
  • BOMBARDIER GLOBAL 7000 - 72,4 milioni di dollari - Quattro ambienti abitabili separati e arredati lussuosamente, insieme ai finestrini di dimensioni maggiori della norma, offrono ai passeggeri la massima comodità e una vista mozzafiato.
  • BOEING BUSINESS JET 2 - 73 milioni di dollari - Questo velivolo è completamente personalizzabile e rappresenta un benchmark rispetto ai jet privati preferiti da uomini d’affari e politici.
  • AIRBUS A319 ACJ - 77 milioni di dollari - Capace di ospitare 18 passeggeri, questo aereo di lusso include anche un ufficio, due bagni, una camera da letto con bagno privato e tre ambienti dedicati ai pasti e al relax.
  • BOEING 737 BUSINESS JET - 80 milioni di dollari - Si tratta di un jet privato con capienza di 19 passeggeri e capace di volare fino a 12 ore senza bisogno di rifornimenti, oltre a offrire tecnologie di ultima generazione, lussuose camere da letto, servizi sanitari e cucina.
  • BOEING 767 33A - 83,6 milioni di dollari - Questo aereo, scelto anche dal magnate russo Roman Abramovic, può ospitare 30 passeggeri e assicurare loro, oltreché il massimo del lusso all’interno, anche sistemi di sicurezza all’avanguardia contro ogni evenienza.
  • BOEING 757 - 100 milioni di dollari - È il velivolo privato di Donald Trump, che lo ha comprato nel 2011 e lo ha personalizzato per renderlo ancora più lussuoso in tutti i suoi spazi interni.
  • BOEING 747-8 VIP - 358 milioni di dollari - Questo aereo nasce originariamente come velivolo pensato per trasportare 450 passeggeri, ma è stato personalizzato dal suo ricchissimo proprietario, che l’ha reso un jet privato comprensivo di una delle più grandi sala riunioni volanti al mondo, due ampie zone living, vari maxi schermi e diversi bagni.
  • AIRBUS A380 - 500 milioni di dollari - Raggiungiamo il mezzo miliardo di dollari con l’aereo più costoso al mondo, ovvero il jet privato del principe Al-Waleed bin Talal, che ha acquistato questo velivolo per 300 milioni di dollari e lo ha fatto modificare fino a trasformarlo nell’aereo privato più lussuoso al mondo: basti pensare che questo tipo di aereo può ospitare fino a 800 persone, mentre quello del principe saudita include un parcheggio interno per le sue supercar, bagni turchi e trattamenti termali, una sala concerti, vari televisori a schermo piatto, un ascensore e interni realizzati con materiali pregiatissimi.



2022-04-22 14:02:41

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Tasse e beni di lusso: tutto quello che c’è da sapere

Tasse e beni di lusso: tutto quello che c’è da sapere

La tassazione sui beni di lusso in Italia ha subito diversi cambiamenti normativi negli anni, con decreti e riforme da parte dei governi che si sono alternati. Oggi le tasse di lusso si diversificano in base al tipo di proprietà: immobili, automobili, imbarcazioni… ma non solo, dato che sono inclusi pure alcuni animali. Facciamo un punto sull’argomento.

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La situazione normativa in Italia sui beni di lusso

In Italia esistono diverse normative e decreti cui fare riferimento per quanto riguarda la tassazione dei beni di lusso, dal momento le diverse categorie di questi beni vengono prese in considerazione all’interno di differenti documenti normativi. Ad esempio, per quanto riguarda gli immobili di lusso, l’ultimo aggiornamento risale al 2014, con l’articolo 33 del D.L. 175/2014, ma siamo ancora in attesa di scoprire quali novità porterà in questo campo la riforma del catasto 2022, oggetto di un nostro recente articolo.

Altre categorie di beni di lusso sono invece state tassate con il cosiddetto Decreto salva Italia, ovvero il D.L. n. 201/2011, e la Legge n. 44/2012 di conversione del D.L. n. 16/2012. Successivamente, sono state apportate modifiche alla tassazione di alcuni di questi beni di lusso con il cosiddetto Decreto del fare (D.L. n. 69/2013, convertito nella Legge n. 98 del 9 agosto 2013) e la Legge europea 2013 (Legge n. 97/2013) relativa agli aeromobili. Ma scopriamo quali sono i beni di lusso tassati in Italia.

Quali sono i beni di lusso tassati in Italia?

In Italia, la prima categoria per importanza che è soggetta a una sorta di tassa di lusso sono gli immobili. In particolare, quelli che vengono definiti come abitazioni di lusso, a partire da caratteristiche e requisiti - ad esempio, certi tipi di piscine private - che definiremo meglio di seguito.

Ma anche tra i mezzi di trasporto ne sono stati identificati alcuni che richiedono una tassazione straordinaria, in quanto beni di lusso: stiamo parlando di certi tipi di imbarcazioni, automobili e motocicli. Ma non finisce qui, dato che anche il possesso di alcuni animali prevede una tassazione specifica per i proprietari: scopriamo più nel dettaglio quali sono queste categorie di beni di lusso.

Casa e piscina

L’argomento della tassazione sugli immobili di lusso è già stato trattato in un nostro articolo dedicato a questo argomento a cui vi rimandiamo per approfondire il tema. Volendo però riassumere brevemente la situazione, si può dire che i proprietari di case di lusso non possono usufruire dei benefici fiscali che vengono garantiti per tutte le altre case che non rientrano in questa tipologia. Innanzitutto, il titolo di imposta di registro da pagare è pari al 9% (anziché al 2%) del valore catastale dell’immobile.

Inoltre, quando una casa è definita di lusso, non può ricevere le agevolazioni che spettano di norma a una prima casa e neppure dell’agevolazione sulle case date in comodato d’uso ai figli o ai genitori che recedono una riduzione del 50% dell’IMU e della TASI, esclusa per le abitazioni di lusso e così via. Entrando più nello specifico, per quanto riguarda le piscine private, queste ultime non costituiscono di per sé un bene rispetto a cui occorra pagare una tassa di lusso, ma, se superano certe dimensioni, trasformano la proprietà che le ospita un immobile di lusso, con tutto ciò che ne consegue in termini di tassazione.

Imbarcazioni e aeromobili privati

Per introdurre la categoria dei mezzi di trasporto che richiedono il pagamento di una tassa di lusso, non si può non cominciare con le imbarcazioni da diporto, rispetto alle quali gli ultimi aggiornamenti normativi sono arrivati con il già menzionato Decreto del fare, che ha sostanzialmente cancellato la tassa sulle imbarcazioni fino a 14 metri di lunghezza e ha dimezzato l'importo per quelle di lunghezza compresa tra i 14,01 ed i 20 metri. È rimasta invece inalterata la tassa per le imbarcazioni che superano i 20 metri di lunghezza.

Passando dalle acque ai cieli, il decreto legge n. 201/2011 ha invece introdotto l’obbligo del versamento di un’imposta erariale sugli aeromobili privati immatricolati nel Registro Aeronautico Nazionale tenuto dall'ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). L’imposta è dovuta contestualmente alla richiesta di rilascio o di rinnovo del certificato di revisione dell’aeronavigabilità e deve essere pagata con riferimento a tutto il periodo di validità del certificato.

Automobili e moto

Torniamo ai mezzi di trasporto più tradizionali per parlare del superbollo 2022, ovvero la tassa di lusso per le automobili, che abbiamo trattato in un nostro recente articolo dedicato specificamente all’argomento, rispetto al quale spieghiamo puntualmente la situazione. Per dare giusto un’informazione generale, possiamo dire che l'addizionale regionale alla tassa automobilistica - il cosiddetto “superbollo” - scatta per le automobili con potenza superiore a 185 kW.

Passando invece alle moto, come per le automobili, il criterio per far scattare la tassa addizionale al bollo è la potenza del motore: per le moto con potenza superiore a 11 kW, i proprietari dovranno aggiungere al bollo una cifra extra per ogni kW in eccedenza rispetto agli 11, anche in base alla classe ambientale del mezzo. In ogni caso, la cifra da versare è spesso legata a diverse variabili, dipendenti anche dalla Regione di immatricolazione, dunque non esiste una formula valida in tutta Italia, ma è sempre possibile ricorrere al calcolatore automatico sul sito web dell’ACI o delle singole Regioni.

Animali

Arriviamo infine a dei beni di lusso molto particolari, dato che si tratta di esseri viventi. Sì, perché in Italia è prevista una tassa di lusso anche su certe categorie di animali, come i cavalli. Il possesso di cavalli può infatti far scattare un accertamento fondato sul redditometro, ma soltanto se si tratta di cavalli da equitazione - cioè da concorso ippico o da maneggio - oppure da corsa.

Per quanto riguarda i cani, invece, in Italia non esiste una tassa di lusso da pagare, ma c’è da dire che gli alimenti e le cure veterinarie sono tassate con un’IVA al 22%, molto di più rispetto ad altri paesi europei, come Spagna e Germania.

Chiudiamo così questo riepilogo sulla tassazione relativa ai beni di lusso in Italia, ma, se siete interessati a una specifica categoria tra quelle elencate, vi suggeriamo di approfondire i dettagli leggendo gli articoli dedicati linkati qui sopra o disponibili in rete!


2022-04-20 10:54:03

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La Fashion Week nel metaverso: come è andata e i brand protagonisti

La Fashion Week nel metaverso: come è andata e i brand protagonisti

Anche la moda di lusso sbarca nel metaverso con la Metaverse Fashion Week, che ha portato nel mondo virtuale anche i brand di alta moda per una quattro giorni di moda digitale. La settimana della moda nel metaverso ha confermato questo trend in crescita rispetto al mercato del lusso e dell’alta moda, sempre più protagonisti anche nel mondo virtuale.

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I brand di alta moda nel metaverso

Come abbiamo rilevato in un recente articolo relativo al mercato degli immobili di lusso nel mondo virtuale, sono già molti i brand di lusso che si sono attrezzati per sbarcare nel metaverso, tra cui anche Gucci, Dolce & Gabbana, Balenciaga, Louis Vuitton e Moncler. Questi brand di alta moda testimoniano come il mercato degli abiti di lusso e degli accessori più esclusivi nel mondo virtuale sia già fiorente, anche grazie ai molti VIP che hanno aperto la strada all’acquisto di prodotti virtuali firmati da marchi famosi. Questo trend è stato definitivamente confermato dalla Metaverse Fashion Week, che si è tenuta su Decentraland, la piattaforma che si basa sulla tecnologia blockchain Ethereum, dal 24 al 27 marzo scorsi. L’evento ha riscosso un grande successo tra i brand di alta moda, tanto che molti di loro hanno partecipato con delle creazioni digitali originali, realizzata appositamente per l’evento.

Alcuni nomi? C’è solo l'imbarazzo della scelta, dato che la settimana della moda nel metaverso ha visto protagonisti Dolce & Gabbana, Hugo Boss, Etro, Giuseppe Zanotti, Hogan, Dundas, Tommy Hilfiger, Philipp Plein e molti altri. Le modalità della presenza dei brand di moda a questo evento sono state principalmente due: il format della sfilata virtuale, sul modello di quelle tradizionali della Fashion Week, e l’esposizione di NFT (Non Fungible Token), ovvero di prodotti digitali certificati tramite la tecnologia blockchain. Un esempio su tutti è rappresentato da Philipp Plein, che, dopo aver speso circa 1,4 milioni di dollari per uno spazio commerciale su Decentraland, ha presentato alla Metaverse Fashion Week una collezione di capi e accessori virtuali, in serie limitata di dieci pezzi ciascuno, dal valore compreso tra i 1.500 e i 15.000 euro ciascuno.

Come si è svolta la Metaverse Fashion Week

La Metaverse Fashion Week è stata una quattro giorni all’insegna della moda virtuale ed ha rappresentato il primo evento di questa portata nel metaverso. I protagonisti, oltre ai marchi di alta moda, sono stati gli avatar dei modelli e delle modelle che hanno sfilato e quelli del pubblico, all’interno di location virtuali curate in ogni particolare e animate dalla musica, come avviene tipicamente durante questi eventi nel mondo reale. Ovviamente tutti i capi, gli accessori e gli outfit sono stati realizzati tramite NFT indossabili, disponibili all’acquisto per i partecipanti all’evento. Qualche numero sulla Metaverse Fashion Week? I brand di alta moda a prendere parte alla manifestazione virtuale sono stati più di 60, per un totale di circa 500 look diversi che hanno sfilato sulle passerelle digitali della prima fashion week nel metaverso.

Con tutte le sue particolarità legate all’innovativa modalità di organizzazione dell’evento, questa settimana della moda virtuale ha comunque ricordato quelle classiche di Milano, Parigi e New York, raccogliendo migliaia di partecipanti anche nel pubblico. I visitatori hanno infatti avuto la possibilità di seguire le primissime sfilate di moda nel metaverso. Ma non solo. Hanno avuto anche la possibilità di partecipare ad aperitivi virtuali o entrare in boutique altrettanto virtuali, proprio come a Milano nella settimana della Fashion Week. E tra loro c’erano anche delle celebrità, come la cantante messicana Thalìa, tra le più in voga in America Latina, che ha mostrato sui social l’ingresso del suo avatar in uno degli spazi virtuali di Decentraland. All’interno di questi ambienti, ogni brand ha allestito uno stand per vendere i propri NFT e incontrare il pubblico della Metaverse Fashion Week.

I beni di lusso protagonisti nel metaverso

Come testimoniato da questa prima Metaverse Fashion Week, il mercato dei beni di lusso è sempre più fiorente nel mondo virtuale. Negli ultimi mesi, infatti, il metaverso - o meglio, i vari metaversi autonomi già esistenti - è diventato teatro di vendita e acquisto di articoli di lusso e, secondo una stima dell’istituto di credito Morgan Stanley, rappresenterà più del 10% del mercato dei beni di lusso entro il 2030, per una cifra che si aggira intorno ai 45 miliardi di euro rispetto ai più dei 400 totali del settore. Il trend del settore moda e design nel metaverso sta vivendo dunque una crescita esponenziale, ma è destinato a crescere ulteriormente.

Il legame tra i brand di lusso dell’abbigliamento e il mondo virtuale è infatti sempre più stretto, e passa anche dal mondo degli NFT e delle criptovalute. Oltre ai marchi più esclusivi, poi, sono arrivati nel metaverso anche brand che operano più su larga scala come Nike, che ha recentemente allargato i propri marchi registrati anche a prodotti realizzati esclusivamente per il mondo virtuale. Il settore della moda e del lusso rappresenta e rappresenterà l’ambito con la crescita più rapida nel metaverso, dove sempre più utenti stanno accumulando criptovalute nei propri portafogli virtuali, indispensabili per effettuare acquisti virtuali. Insomma, i beni di lusso sono sempre più protagonisti nel metaverso, e la Metaverse Fashion Week è solo l’inizio.


2022-04-19 17:14:38

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I migliori castelli da affittare e in vendita in Italia

I migliori castelli da affittare e in vendita in Italia

In Italia esistono molti castelli medievali trasformati in musei e mostre per il pubblico, ma ce ne sono anche altri in cui è possibile trascorrere una vacanza extra lusso, senza dimenticarsi dei castelli in vendita, che possono trasformarsi in esclusive abitazioni di lusso. Scopriamo dove si trovano questi immobili, quanto costa affittarli per un periodo e dove è possibile trovare quelli in vendita da acquistare.

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Dove si trovano i castelli medievali in Italia?

I castelli sono certamente il massimo che si possa desiderare in quanto ad abitazioni di lusso. Come abbiamo scritto in un nostro articolo, esiste addirittura una categoria catastale (la A/9) specificamente dedicata a questi immobili esclusivi. Ovviamente il mercato immobiliare di lusso include anche altre opzioni, come le isole private in vendita o anche gli chalet di montagna, ma i castelli rappresentano la residenza dei sogni, o meglio, delle favole. In particolare, in Italia esistono diversi castelli medievali in vendita, ma anche altri in cui è possibile trascorrere una vacanza di assoluto lusso e relax, immersi in contesti paesaggistici unici e caratterizzati dal fascino che soltanto strutture del genere riescono a trasmettere.

Ad oggi la maggior parte dei castelli presenti sul territorio italiano sono infatti adibiti ad hotel di lusso, comprensivi di spa, centri benessere, comfort e servizi tipici delle più esclusive strutture alberghiere, già oggetto di un altro nostro articolo. I castelli medievali in Italia, sia in vendita che in affitto, si trovano soprattutto al Nord - soprattutto in Piemonte, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia - e al Centro del Paese - specie in Toscana e Umbria -, ma esistono anche opzioni nel Sud Italia, tutte da scoprire.

I castelli in vendita da acquistare

Acquistare un castello di lusso in Italia è una possibilità molto esclusiva, dato che queste proprietà sono caratterizzate da location uniche, dimensioni enormi e anche da un valore storico senza eguali. Per queste ragioni, i castelli in vendita hanno prezzi da capogiro, ma offrono anche la possibilità di possedere immobili davvero unici ed esclusivi: scopriamo una selezione di dieci castelli disponibili per essere acquistati in Italia, con i relativi prezzi.

  • Terni (Umbria) - 2.500.000 euro: Al confine tra Umbria e Lazio, questa proprietà di oltre 2.300 metri quadri include un castelletto (6 camere) con centro benessere, un ristorante, tre villette (14 camere), una stalla (350 metri quadri) e un capannone per gli attrezzi (1.200 metri quadri), circondati da una tenuta di circa 18,3 ettari.
  • Alessandria (Piemonte) - 2.800.000 euro: Questo castello con parco, che si trova ai confini col Monferrato, è classificato come monumento nazionale dal 1908 e include un totale di 10 camere e 14 bagni, circondati da circa 6.900 metri quadri comprensivi di un parco alberato.
  • Foligno, PG (Umbria) - 3.500.000 euro: Un castello medievale ubicato al centro dell’Umbria che copre una superficie di circa 500 metri quadri, per un totale di 5 camere e 6 bagni, e racchiude un giardino, offre anche una cappella privata, all’interno di una proprietà di 4 ettari.
  • Trento (Trentino Alto Adige) - tra 3.000.000 e 5.000.000 euro: Questo castello medievale con parco si trova a circa 20 chilometri da Trento in una posizione panoramica, con una vista che va dalle Alpi fino al Lago di Garda, e include 3.600 metri quadri di edifici (13 camere e 13 bagni), con un parco circostante di 12 ettari.
  • Ivrea, TO (Piemonte) - 4.850.000 euro: Il castello di Montalto Dora si trova sul monte Crovero, nel cuore del Canavese, e ha una superficie di oltre 2.000 metri quadri, con un cortile pavimentato, 11 camere, 13 bagni e una cappella del XV secolo, all’interno di una proprietà di 6,6 ettari che include anche un castelletto e una cascina.
  • San Miniato, Pisa (Toscana) - 5 milioni di euro: Questa tenuta di 7.520 metri quadri, collocata sulle colline pisane, è circondata da 110 ettari di terreno e da una oliveta di ben 1.900 alberi) ideale per produrre olio toscano.
  • Trento (Trentino Alto Adige) - 16.000.000 euro: Il Castel Valer, edificato nel XIII secolo, si trova nella Val di Non e appartiene dal 1368 ai conti Spaur, che recentemente hanno ristrutturato l’immobile, senza comunque danneggiare niente del fascino originario di questo castello medievale.
  • Sorrento (Campania) - trattativa riservata: L’unico castello in vendita di questo elenco si trova in Campania ed è affacciato sul mare, con tanto di spiaggia privata, oliveti, vigneti e agrumeti, che si affacciano sulle isole del Golfo di Napoli, all'interno di una tenuta di ben 30 ettari.
  • Firenze (Toscana) - trattativa riservata: Questo castello nel cuore del Chianti, che si trova tra Firenze e Siena, include una corte interna, 25 camere da letto e 33 bagni, circondati da un terreno di circa 90 ettari, di cui 12 di vigneto, 30 di uliveto e 30 di terreno seminativo.
  • Siena (Toscana) - trattativa riservata: Restiamo nella campagna toscana per questa fortezza medievale del XII secolo, con una superficie di 600 metri quadri, 6 camere, merlature perfettamente conservate e una vista mozzafiato sul paesaggio collinare circostante, tipico delle colline senesi.

Ma i castelli in vendita in Italia non finiscono qui: per scoprire anche gli altri e presentare la vostra offerta di acquisto, vi suggeriamo di fare un tour sul sito web dedicato Castello in vendita.

I migliori castelli da affittare per una vacanza

Dopo una panoramica su quali e dove siano i castelli da acquistare in Italia, è il momento di proporvi una selezione dei migliori castelli da affittare per una vacanza, sempre sul territorio italiano.

  • Castello Camemi (Sicilia) - Questo castello, ubicato sulle colline della Val di Noto, ospita oggi un resort a 5 stelle che offre il massimo del comfort in un contesto paesaggistico mozzafiato, oltre a una piscina e alle camere con vasca idromassaggio e camino. Prezzo: circa 140 euro a notte per una doppia.
  • Castello di Spessa (Friuli Venezia Giulia) - Un resort di classe nel cuore del Collio Goriziano, comprensivo di campo da golf, tre ristoranti e circondato da vigneti in cui seguire percorsi degustazione di qualità elevatissima. Prezzo: circa 180 euro a notte per una doppia.
  • Borgo dei Conti (Umbria) - Questa antica residenza nobiliare oggi ospita un resort a 5 stelle, circondato da una proprietà di circa 20 ettari, comprensiva di piscina, percorsi relax e di un esclusivo ristorante chiamato Limonaia. Prezzo: circa 200 euro a notte per una doppia.
  • Relais La Suvera (Toscana) - Un hotel 5 stelle che si trova in Località Casole d’Elsa (Siena) ed è immerso nel contesto paesaggistico unico e suggestivo delle colline toscane. Prezzo: circa 300 euro a notte per una doppia.
  • Castello di Guarene (Piemonte) - Questo castello piemontese si è trasformato in un hotel 5 stelle, comprensivo di spa, piscina scavata nella roccia e ristorante, oltre ad offrire una vista unica sulle Langhe. Prezzo: circa 320 euro a notte per una doppia.
  • Castello di Velona (Toscana) - Questo castello dell’anno Mille si trova vicino Montalcino, nel cuore della Val D’Orcia, e ospita un hotel 5 stelle con piscina panoramica, ristorante e spa. Prezzo: circa 400 euro a notte per una doppia.



2022-04-15 08:35:14

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Il futuro dei brand di lusso all’insegna della sostenibilità

Il futuro dei brand di lusso all’insegna della sostenibilità

Il futuro dei più famosi brand di lusso ha intrapreso il cammino della sostenibilità. Dalla scelta dei materiali alle politiche ambientali, scopriamo come arriveremo a una moda di lusso più sostenibile.

INDICE:


Brand di lusso e sostenibilità

Il tema della sostenibilità è ormai centrale in tutti i segmenti di mercato, da quello energetico a quello alimentare, da quello finanziario a quello immobiliare. E ovviamente anche il mondo dei brand di lusso non fa più eccezione. Sebbene la moda e il lusso siano sempre stati associati all’utilizzo di materiali ricercati e a filiere produttive molto dispendiose, oggi anche i brand più affermati del settore sono sempre più attenti alla sostenibilità nella loro gestione aziendale. Anche i marchi di lusso si stanno dunque avvicinando ad un approccio green, in linea con quanto accade negli altri settori industriali e con quanto ormai ampiamente condiviso a livello sociale, soprattutto in ambito giovanile. È dunque iniziata l’era del cosiddetto “lusso sostenibile”, ovvero un nuovo modo di concepire prodotti e accessori esclusivi in un’ottica che tenga conto sia delle vendite e dell’immagine dei brand sia dell’impatto ambientale che questi hanno sul pianeta. Questo trend è stato confermato dal report LuxCo2030: A Vision of Sustainable Luxury, realizzato dalla società di consulenza statunitense Bain & Company in collaborazione con la compagnia londinese Positive Luxury.

Questa analisi delinea le caratteristiche che un brand di lusso dovrà avere nel 2030, a partire da cinque linee guida che indirizzeranno le strategie aziendali:
  • ridefinizione delle finalità (il cosiddetto purpose) del marchio
  • disaccoppiamento della crescita dei volumi
  • tracciabilità delle forniture (nota come supply chain)
  • crescita dell'impegno a livello ambientale e sociale
  • creazione di valore economico a partire dalla sostenibilità.
Questa rivoluzione del lusso in direzione della sostenibilità si configura in nome della tutela dell’ambiente e dell’attenzione al sociale, tramite la crescente domanda di prodotti più sostenibili. In sostanza, ai brand di lusso si chiede di tenere conto dell’impatto sociale e ambientale che generano, dato che la sostenibilità non include soltanto aspetti legati al rispetto del pianeta, ma anche relativi alla tutela dei lavoratori. In estrema sintesi, tutte quelle iniziative dei brand di lusso che rientrano nel contesto della sostenibilità riguardano allo stesso tempo la riduzione dell’impatto ambientale che i processi produttivi generano e l’impegno a garantire condizioni di lavoro adeguate a tutti i collaboratori, per avere una ricaduta positiva sul pianeta sia a livello ambientale che sociale.

Moda di lusso sostenibile

Per giungere ad una moda di lusso sostenibile, i brand dovranno attuare processi produttivi che garantiscano prodotti sostenibili e all'altezza delle necessità e dei gusti contemporanei. E, anche nel campo della moda, un aiuto in questa direzione potrebbe arrivare dalla tecnologia, sia per andare incontro ai bisogni dei consumatori, in particolare dei più giovani, sia per identificare strumenti innovativi che consentano ai marchi di moda più famosi di rimanere sulla cresta dell’onda. I brand riusciranno a raggiungere l’obiettivo della sostenibilità anche attraverso la proposta di prodotti più duraturi e qualitativamente migliori, ma anche di ottimizzare le proprie filiere produttive. Infatti sarà indispensabile che la tecnologia supporti i brand nella riduzione delle eccedenze di magazzino, oltreché nell’eliminazione degli sprechi e nell’ottimizzazione degli ordini, oltreché dei relativi trasporti.

Si prevede inoltre che, raggiunta la soglia dell’anno 2030, i brand di moda potrebbero ricavare addirittura il 20% del proprio fatturato da beni di seconda mano, accrescendo il margine di profitto sul singolo prodotto fino al 40% e aprendo a frontiere oggi poco esplorate come il noleggio di capi di lusso (anche se, come abbiamo rilevato rispetto alle borse di lusso, il trend è già in crescita). Un altro ruolo chiave, oltreché dalla tecnologia, sarà giocato dai fornitori di materie prime, che dovranno garantire un minimo impatto ambientale e un’attenzione alle tematiche sociali. Ed ecco che già si parla di magliette in cotone organico, capi realizzati con gli scarti di produzione o con plastica recuperata dal mare, oltreché di nuovi materiali derivanti dal riciclaggio o da vecchi capi. I casi più noti sono la pelle vegetale ricavata dai funghi di Stella McCartney, i progetti Gucci Vault, il portale di Alessandro Michele per la vendita di articoli di seconda mano e Valentino Vintage.

Lusso e sostenibilità: anche la pandemia ha inciso?

Un impatto importante sul rapporto tra lusso e sostenibilità, e in generale sui marchi nel campo della moda, è stato generato anche dalla pandemia da Covid-19. Questa situazione, ormai presente da più di due anni, ha favorito una presa di consapevolezza da parte dei brand rispetto al bisogno di politiche aziendali finalizzate alla sostenibilità, oltre ad aver causato un rallentamento nel mercato del lusso. Lo studio Altagamma-Bain Worldwide Market Monitor 2020 ha rilevato perdite per il settore di lusso nell'anno del Covid-19 di una percentuale tra il 20 e il 22% rispetto ai beni di lusso personali (moda, gioielli, accessori, cosmetica). Ma la pandemia ha solo reso più urgenti e favorito un trend già in atto rispetto alla preferenza dei consumatori verso i brand che hanno un impatto positivo sull'ambiente e sulla società.

La causa? La pandemia ha reso ancor più evidenti problematiche già esistenti come la sovrapproduzione, l’alto impatto ambientale del settore moda, una distribuzione non corretta del valore ed enormi mancanze anche a livello di responsabilità sociale. Anche questi fattori hanno portato a un crollo dei profitti del 93% nel 2020 per il settore della moda, come rilevato dal report della società di consulenza McKinsey. Ma il mercato del lusso è destinato a ripartire, anche grazie alla crescente attenzione verso il tema della sostenibilità. Ecco perché il futuro della moda di lusso dovrà certamente essere sostenibile, a partire dalla filiera di produzione e fornitura, fino agli aspetti sociali legati alla tutela dei lavoratori. Quello che ci aspetta, da oggi al 2030, è un mondo dei brand di lusso sempre più all'insegna della sostenibilità.


2022-04-14 17:15:59

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Riforma del catasto 2022: quando entrerà in vigore e cosa cambierà

Riforma del catasto 2022: quando entrerà in vigore e cosa cambierà

Riforma del catasto 2022: in cosa consiste l’intervento del governo e cosa cambierà rispetto alla tassazione? Ci sarà una revisione delle agevolazioni fiscali? Cosa succederà ai proprietari di immobili di lusso e da quando entrerà in vigore la riforma? Facciamo un po’ di ordine.

INDICE:


In cosa consiste la riforma del catasto 2022?

La riforma del catasto 2022 è un argomento che recentemente ha suscitato molte polemiche e attenzioni, ma non è ancora stata fatta piena chiarezza su cosa cambierà con questo intervento del governo Draghi. Innanzitutto c’è da chiarire che la riforma del catasto 2022 è basata sull’articolo 6 della delega fiscale, il quale consiste soprattutto in una serie di linee guida generali, che dovranno poi essere concretizzate da specifici decreti legislativi, che attualmente non esistono ancora. Tentando di riassumere gli obiettivi perseguiti dal governo Draghi con questa riforma, occorre porre al centro la completa digitalizzazione del catasto, finalizzata a far emergere i terreni e gli immobili cosiddetti “fantasma”, ovvero immobili abusivi (quelli non accatastati ammonterebbero oggi addirittura a circa 1,2 milioni, secondo le stime), destinati a diversi utilizzi o non censiti, terreni edificabili accatastati come agricoli e, in generale, tutte le irregolarità esistenti relative alla classificazione degli immobili in Italia. Questa operazione, resa possibile grazie a nuovi modelli e strumenti giuridici e tecnologici, dovrebbe servire a rendere più immediata ed efficiente la circolazione di documenti tra gli uffici dei Comuni e l’Agenzia delle Entrate. Una volta completata questa prima fase di raccolta di dati e informazioni, la riforma del catasto 2022 prevede poi di passare al corretto classamento di tutte quelle situazioni che emergeranno come irregolari.

Ovvero, appena terminata la fase di identificazione dei terreni e degli immobili “fantasma”, si prevede di poterli accatastare in maniera corretta: tutti gli immobili che non avranno più le caratteristiche originarie potrebbero cambiare categoria, dunque subire variazioni in termini di tassazione. Questa seconda fase dovrebbe iniziare con l’entrata in vigore della stessa. Tema che introduce un altro punto su cui fare chiarezza, ovvero le tempistiche di questa riforma del catasto: quando entrerà in vigore? Ad oggi le previsioni parlando del 1° gennaio 2026, dunque tra poco meno di quattro anni. È a partire dal 2026, infatti, che si prevede che i dati raccolti dall'Agenzia delle Entrate possano essere utilizzati per la creazione di un nuovo sistema catastale, che dovrebbe assegnare ad ogni unità immobiliare un valore patrimoniale e una rendita attualizzata in linea con i valori del mercato. Il valore degli immobili ai fini fiscali, secondo le previsioni, si dovrebbe basare su una nuova suddivisione in aree o zone censuarie dei Comuni, oltre all’indicazione della superficie degli immobili residenziali in metri quadrati e la suddivisione degli immobili in ordinari e speciali. Il premier Draghi ha assicurato che la riforma del catasto 2022 non modificherà in alcun modo la tassazione relativa agli immobili, né tantomeno introdurrà nuove tasse. Inoltre, il documento del governo non fa nessun cenno a un aumento dell'IMU, né tantomeno a una reintroduzione dell'IMU sulla prima casa. Ma certamente qualcosa cambierà.

Cosa cambierà per i proprietari di immobili di lusso?

Prima di scoprire cosa cambia per gli immobili di lusso con la riforma del catasto 2022, è opportuno specificare, come già spiegato più approfonditamente in un nostro articolo dedicato, che la normativa che definisce le caratteristiche delle abitazioni di lusso è il Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969, emanato ai sensi e per gli effetti della legge 2 luglio 1949, n. 408, e successive modificazioni ed integrazioni, della legge 2 febbraio 1960, n. 35, e successive modificazioni ed integrazioni, del decreto-legge 11 dicembre 1967, n. 1150, convertito nella legge 7 febbraio 1968. Questo documento definisce con precisione otto categorie di abitazioni considerate di lusso in base a diversi criteri, tra cui rientrano la superficie in metri quadri, la presenza di campi da tennis o di una piscina superiore a certe dimensioni (come già rilevato in un altro nostro articolo), il pregio dell’area su cui è stato edificato l’immobile e così via. Inoltre, anche la presenza di cinque o più caratteristiche presenti nella “Tabella delle caratteristiche (punto 8 del DM 2 agosto 1969)” fa sì che un immobile sia considerato di lusso.

In base a questi criteri, sono state definite tre categorie catastali afferenti a questa tipologia di case: la categoria A/1 delle “Abitazioni di tipo signorile”, la categoria A/8 delle “Abitazioni in ville” e la categoria catastale A/9, che include “Castelli, palazzi eminenti”. Cosa cambierà per gli immobili di lusso con la riforma catastale 2022? Come rilevato, lo scopo del governo è innanzitutto quello di eliminare le sperequazioni del catasto e allineare a quello reale valore di terreni e immobili, ma questo avrà certamente un impatto anche sulle tasse che dovranno pagare i proprietari che già oggi hanno immobili censiti correttamente e pagano regolarmente. Probabilmente le aliquote IMU dovranno essere ribassate per evitare un enorme aumento delle imposte, mentre i nuovi valori e la revisione degli estimi potrebbero stravolgere l’elenco dei contribuenti che saranno esentati, dato che la definizione di immobile di lusso su certe abitazioni potrebbe cambiare e portare a includere più case rispetto ad oggi.

Cosa cambia rispetto a tassazioni e agevolazioni fiscali per le case di lusso?

Dunque, a livello di tassazione, è possibile concludere che non dovrebbe cambiare nulla per chi possiede immobili che rientrano già nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, dunque abitazioni di lusso. I proprietari di case di lusso, infatti, non possono usufruire dei benefici fiscali che vengono garantiti per tutte le altre case che non rientrano in questa tipologia. Innanzitutto, il titolo di imposta di registro da pagare è pari al 9% (anziché al 2%) del valore catastale dell’immobile. Inoltre, quando una casa è definita di lusso, non può ricevere le agevolazioni che spettano di norma a una prima casa e neppure dell’agevolazione sulle case date in comodato d’uso ai figli o ai genitori che recedono una riduzione del 50% dell’IMU e della TASI, esclusa per le abitazioni di lusso.

Quello che potrebbe cambiare, però, è la “trasformazione” in immobili di lusso per alcune abitazioni che attualmente non lo sono, con conseguente annullamento delle agevolazioni fiscali appena descritte. Da una prima analisi del possibile impatto della riforma del catasto 2022, si prevede che la normativa potrebbe interessare addirittura 39 milioni di persone fisiche e 1,5 milioni di persone giuridiche, tra enti, società e associazioni, che potrebbero veder aumentare o diminuire, in base alla nuova classificazione, le tasse sui propri immobili. Comunque non prima del 2026.


2022-04-11 10:17:20

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Regali aziendali di lusso: le idee più adatte e le migliori marche

Regali aziendali di lusso: le idee più adatte e le migliori marche

Scegliere dei regali aziendali di lusso non è mai facile, dato che occorre trovare il giusto equilibrio tra costo e qualità del prodotto, senza trascurare la funzionalità dell’accessorio che si vuole donare e la marca più adatta. Scopriamo quali sono le migliori idee per fare dei regali aziendali di lusso e quali i migliori brand che li producono.

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Come scegliere le idee per regali aziendali di lusso

I regali aziendali sono sempre un ottimo modo per trasmettere ai clienti gratitudine nei loro confronti, ma anche un bel modo per far passare i valori e la mentalità della compagnia. In particolare, per le attività che possono permetterselo, i regali aziendali di lusso sono davvero una garanzia per quanto riguarda la capacità di generare stima e attaccamento da parte dei clienti verso i propri fornitori o commercianti di riferimento, oltreché un’immagine del brand elegante e di classe. Ovviamente la scelta del regalo dovrà ricadere su un oggetto che sia allo stesso tempo rappresentativo del tipo di settore in cui opera l’azienda e anche utile a livello personale per chi lo riceve. È inoltre essenziale che il regalo aziendale di lusso sia di alta qualità per quanto riguarda il design e i materiali di realizzazione, dunque realizzato da una marca che sia affermata nel proprio ambito. Le migliori idee per regali aziendali di lusso devono essere dunque originali e utili allo stesso tempo, unendo l’aspetto estetico con quello dell’utilità concreta.

È fondamentale poi che siano personalizzati, ma senza esagerare con la brandizzazione: un regalo aziendale di lusso può sì includere il nome o il logo del mittente, ma deve farlo in maniera elegante e raffinata, non eccessivamente evidente. Un’idea di classe potrebbe essere semplicemente quella di utilizzare i colori aziendali, senza aggiungere altri elementi troppo autoreferenziali. Passando al design dell’oggetto, scegliere per un’idea regalo realizzata da un brand di lusso già affermato e riconoscibile è sempre un’ottima soluzione, dal momento che in questo modo si riesce a trasmettere immediatamente il valore dell’oggetto e la grande attenzione verso il cliente da parte di chi lo ha scelto. Le idee per regali aziendali di lusso firmati, che fanno affidamento su marche conosciute e di qualità, sono ideali per trasmettere l’immagine di un’azienda alla moda e potenziare la propria capacità comunicativa, trasmettendo un’identità tra chi ha scelto l'oggetto e i valori di classe ed eleganza insiti nel brand scelto.

I migliori oggetti per regali aziendali di lusso

Passando dalla teoria alla pratica, vi proponiamo adesso un elenco di possibili idee per regali aziendali di lusso che certamente faranno felici i vostri clienti, prima di passare ad alcuni suggerimenti sulle migliori marche da scegliere per questo tipo di acquisti. Certamente pensare a degli orologi di lusso come quelli di cui abbiamo scritto di recente è eccessivo, ma un orologio che non abbia un costo esagerato è il tipico regalo che unisce eleganza e utilità, oltre ad essere declinabile sia per destinatari maschili che femminili. Rimanendo nell’ambito di oggetti che possono essere donati sia a uomini che a donne, si può optare anche per portafogli e portachiavi, preferibilmente realizzati in materiali pregiati, come pelle o metalli di valore.

Sempre nell’ambito degli accessori legati all’abbigliamento, un’idea per regali aziendali di lusso è rappresentata da sciarpe o foulard realizzati da grandi marche. Infine, passando ad accessori più utili per la vita lavorativa, non possiamo dimenticarci degli strumenti per la scrittura, come le penne di alto livello, e degli oggetti per l'ufficio, come i taccuini e le agende, soprattutto se realizzati in materiali di alta qualità e con un design elegante. Per trovare altri spunti rispetto ai migliori oggetti per regali aziendali di lusso, vi suggeriamo di fare un giro sul sito web B2B Gift, che offre molti spunti interessanti.

Le marche ideali per regali aziendali di lusso

Infine, è arrivato il momento di presentare quelle che sono le migliori marche da scegliere per acquistare regali aziendali di lusso. Si tratta di brand che uniscono eleganza e funzionalità, oltre ad essere riconoscibili e universalmente riconosciuti per la qualità dei loro prodotti.

  • Hugo Boss - marchio noto per i suoi accessori di classe, pensati per gli uomini.
  • Cacharel - brand suggerito per regalare accessori femminili legati all’abbigliamento come foulard, portafogli o borsette.
  • Cerruti 1881 - marchio ideale per chi volesse optare su accessori in pelle o penne di design.
  • Christian Lacroix - marca specializzata nella lavorazione della pelle e perfetta per acquistare cinture o borse.
  • Jean-Louis Scherrer - brand che realizza accessori di classe perfetti per un’idea regalo, come ciondoli, collane e braccialetti.
  • Ungaro - marca famosa per i suoi prodotti in pelle di alta qualità.
  • Festina - brand ideale per chi volesse regalare una penna elegante e dal design unico.
  • Gucci - uno tra i più famosi brand di lusso al mondo, perfetto per regalare accessori di altissima qualità in pelle.
  • Fendi - un'altra marca che garantisce eleganza, riconoscibilità e lusso per regali aziendali da lasciare senza parole.

2022-04-08 08:02:14

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Dagli interni ai prezzi: tutto sulle mini case di lusso

Dagli interni ai prezzi: tutto sulle mini case di lusso

Le mini case di lusso sono sempre più in voga per la loro qualità di coniugare design, comfort e funzionalità in spazi molto piccoli, dove comunque è possibile scegliere interni eleganti e di qualità. Ma cosa sono le mini case di lusso e quanto costano quelle in vendita? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questi gioiellini, che vanno incontro ai criteri di sostenibilità e, in certi casi, offrono anche la massima… mobilità.

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Cosa sono le mini case di lusso?

Abbiamo già affrontato più volte il tema delle case di lusso, sia rispetto alle caratteristiche che le rendono, sia concentrandoci su come arredare al meglio un’abitazione di questo tipo. In questo articolo, però, ci concentreremo sulle mini case di lusso, una categoria molto particolare di abitazioni caratterizzata da dimensioni molto ristrette e, allo stesso tempo, dal massimo del comfort e del design. Le mini case misurano generalmente 20-25 metri quadrati, talvolta anche meno, e nascono soprattutto con una forte impronta ecologica che mira anche alla riduzione dei consumi e dell'impatto ambientale, dunque alla sostenibilità.

Questo ovviamente non è vero per tutte le mini case di lusso, dato che ne esistono alcune anche nel cuore delle città, spesso scelte come un comodo rifugio dalle persone che viaggiano di frequente, ma che preferiscono una casa di proprietà oppure in affitto, seppur di dimensioni davvero esigue, alla stanza di un albergo. Ci sono ovviamente anche mini case di lusso che assicurano la massima mobilità, dato che sono posizionate su ruote: una gran parte delle cosiddette tiny houses, infatti, può essere comodamente trasportata, come se si trattasse di un camper di lusso, tema che abbiamo già presentato. Le mini abitazioni di lusso trasportabili sono però diffuse soprattutto negli Stati Uniti di America e rare nel Nord Europa, ma assenti in Italia. Insomma, sia che si tratti di mini case di lusso su ruote sia di quelle cittadine, ciò che le accomuna è la loro dimensione in miniatura, ma senza rinunciare al comfort e al design.

Gli interni delle mini case di lusso

Le mini case di lusso, infatti, sono caratterizzate dall’essenzialità, fondamentale per assicurare ai proprietari la più completa funzionalità in spazi così ristretti. Per ottenere questo risultato, occorre ovviamente razionalizzare al massimo ogni elemento e ridurre l’arredo a tutto ciò che è davvero indispensabile: la zona notte con il letto, la cucina, uno spazio in cui mangiare e un bagno con doccia. Nonostante questa esigenza di semplicità e minimalismo, architetti e designer si sono ingegnati per rendere le tiny house così organizzate da non lasciar fuori nessuno dei comfort e delle possibilità che offre una casa normale. Per quanto riguarda gli interni, un’altra delle caratteristiche tipiche delle mini case di lusso è la scelta di materiali di altissima qualità, prevalentemente provenienti dalla zona in cui è ubicata l’abitazione stessa, così da rispettare il contesto paesaggistico e ambientale circostante.

Vengo privilegiati dunque il legno e la pietra, ideali anche per ridurre i consumi legati al riscaldamento, e ampie vetrate, pensate per favorire la diffusione di luce e colori naturali, come spesso accade nelle case di lusso immerse nella natura. Ovviamente questo non può succedere nelle mini case di lusso cittadine, che invece puntano soprattutto sulla scelta di elementi di arredo ed accessori di design, dunque alla cura di ogni minimo dettaglio. Una tipica mini casa di lusso prevede dunque letti soppalcati, mobili sospesi, ripiani in materiali pregiati, bagno con vasca e rifiniture eleganti. Ovviamente queste abitazioni offrono anche impianto elettrico e idrico, per consentire l’utilizzo di elettrodomestici e del bagno, ma ne esistono alcune alimentate anche da pannelli solari.

I prezzi delle mini case di lusso in vendita

Passando ai prezzi delle mini case di lusso in vendita, c’è da specificare che in Italia questo mercato non è così diffuso come, ad esempio, negli Stati Uniti d’America o nel Nord Europa, soprattutto per quanto riguarda quelle mobili. Rispetto alle mini case fisse, invece, prima di passare al costo medio, occorre precisare che queste ultime necessitano del permesso del comune di appartenenza per essere costruite e collocate in luoghi adeguati, oltre a essere collegate alla rete elettrica, fognaria e idrica.

Queste mini case di lusso, se realizzate prevalentemente in legno e grandi tra i 20 e i 25 metri quadrati, con un interno arredato in maniera standard, hanno un prezzo di partenza di circa 50.000 euro. Ovviamente questa cifra è destinata a lievitare a seconda della scelta degli elementi di arredo, degli elettrodomestici e degli accessori con cui equipaggiare gli interni della mini casa di lusso. Infine, ancora più elevati sono i prezzi delle mini case collocate in ambienti urbani, specie in città molto costose, dove il valore dell’immobile è anche legato alla sua ubicazione.


2022-04-06 08:16:50

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Borse di lusso: le migliori marche e i modelli da comprare

Borse di lusso: le migliori marche e i modelli da comprare

Quali sono le migliori borse di lusso e le più costose da comprare? Quali le marche italiane più affermate in questo settore? Facciamo un viaggio tra i modelli più esclusivi di borse di lusso, scoprendo anche i migliori brand italiani che le producono e… dove noleggiarle.

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Le borse di lusso più esclusive da comprare

Le borse di lusso sono da sempre un oggetto del desiderio per chi ama gli accessori eleganti e di classe, ma spesso sono anche molto costose. Similmente a quanto accade con gli orologi di lusso, di cui abbiamo scritto di recente, alcuni modelli sono delle vere e proprie opere d’arte. Le migliori borse di lusso vengono prodotte dai più affermati brand di moda al mondo, disegnate dai più celebri designer e vendute a prezzi da capogiro, che comunque non spaventano chi ama questo genere di accessori di lusso. Scopriamo insieme quali sono le migliori e più costose borse di lusso da comprare e i loro prezzi.

  • Carolyn Crocodile Handbag by Marc Jacobs (30.000 dollari) - Questa borsa è fatta di vera pelle di coccodrillo di colore viola, che la rende unica e rarissima, dunque anche molto costosa.
  • Gadino Bag by Hilde Palladino (38.000 dollari) - Disegnata dalla stilista norvegese Hilde Palladino, questo modello viene realizzato in pelle di coccodrillo bianco con 39 diamanti incastonati sulle fibbie, che lo rendono un vero e proprio gioiello.
  • Tribute Patchwork Bag by Louis Vuitton (42.000 dollari) - Si tratta di un mix di altre 14 borse del famosissimo brand di moda francese, anche se questo modello non ha avuto molto successo ed è stato riprodotto in soli 24 esemplari, di cui appartiene a Beyoncé.
  • New Age Traveller Backpack by Louis Vuitton (54.500 dollari) - Questo zaino è stato disegnato da Marc Jacobs nel 2010, quando era direttore artistico di Louis Vuitton, ed è realizzato in tela grezza color panna con nappe e frange, in edizione limitata.
  • Leiber Precious Rose (100.000 dollari) - Si tratta di una borsa unica, dato che esiste solo un esemplare di questo modello, realizzato a mano nel 2007 a forma di rosa con oltre mille diamanti, oltre a 1.169 zaffiri rosa e 800 tormaline.
  • Urban Satchel bag by Louis Vuitton (150.000 dollari) - Torniamo a parlare di Louis Vuitton per questa borsetta realizzata con articoli riciclati (bottiglie di plastica, pacchetti di sigarette, gomme da masticare, ecc.), un modello molto discusso al momento del lancio.
  • Cleopatra Clutch by Lana Marks (250.000 dollari) - Si tratta della prima borsa di Lana Marks, realizzata nel 1988 e prima di una serie di accessori fatti di pelli molto particolari come quelle di alligatore, coccodrillo e lucertola, scelti negli anni da star del calibro di Jennifer Aniston, Charlize Theron, Oprah Winfrey, Kate Winslet, Drew Barrymore, Sarah Jessica Parker, Madonna e tante altre.
  • Diamond Forever Classic Bag by Chanel (261.000 dollari) - Questa borsa, l’unica di Chanel in queste classifica, è stata lanciata nel 2007, include la bellezza di 334 diamanti ed è realizzata in pelle di alligatore bianco.
  • Birkin Bag by Ginza Tanaka by Hermès (1,9 milioni di dollari) - Si tratta di una pochette in edizione limitata ideata dal designer giapponese Ginza Tanaka, fatta interamente di platino e decorata da ben 2.000 diamanti, con cinturino rimovibile pensato per diventare un bracciale o una collana.
  • The 1001 Nights Diamond Purse by House of Mouawad (3,8 milioni di dollari) - La borsa più costosa ed esclusiva al mondo costa poco meno di 4 milioni di dollari: ispirata alle storie de “Le mille e una notte”, è a forma di cuore ed è stata ideata dal celebre gioielliere Robert Mouawad.


Le migliori marche italiane di borse di lusso

Dopo aver scoperto più costose borse di lusso al mondo, è il momento di fare un viaggio tra le migliori marche produttrici di questi affascinanti accessori. Tutti i brand di moda si cimentano in borse e borsette di lusso, ma alcuni di essi eccellono: scopriamo in particolare i migliori marchi italiani del settore.

  • Gucci è un brand famoso in tutto il mondo per l’eleganza e la classe delle sue borse, così come di tutti i suoi prodotti, che prediligono forme classiche e dettagli curati, materiali di altissima qualità e design di livello. Prezzi: dalle centinaia di euro fino a più di 12.000 euro.
  • Armani propone sia borse più giovanili e accessibili, con la sua etichetta Emporio Armani, sia borse più classiche e ricercate, anche a livello di materiali. Prezzi: dalle centinaia di euro fino a più di 1.000 euro.
  • Prada è un marchio molto attento alle borse nelle sue collezioni, sempre eleganti e ben identificabili, realizzate in materiali di altissima qualità. Prezzi: alcune migliaia di euro.
  • Fendi si rivolge agli amanti del lusso, con borse molto ricercate e raffinate, spesso in pelle, ma anche in pitone e altre pelli esotiche. Prezzi: dai 1.000 euro in su.
  • Valentino chiude questo elenco di brand italiani di borse di lusso, con i suoi prodotti più originali rispetto alle marche già elencate, adatti a tutte le età. Prezzi: alcune migliaia di euro.


Dove trovare borse di lusso a noleggio

Se comprare una borsa di lusso è un passo eccessivo o, semplicemente, si vuole togliersi lo sfizio di provarne diversi modelli e cambiarli costantemente, esiste anche la possibilità di noleggiare questo tipo di accessori. Ad oggi la migliore opzione per affittare una borsa di lusso è… a Londra. Si tratta di Cocoon, che mette a disposizione borse dei più lussuosi brand di moda (tra cui anche Chanel e Prada, per citarne due) tramite il pagamento di una quota mensile, grazie a cui si può poi effettuare una sostituzione con un altro modello di borsa. Ma anche in Italia esistono delle aziende dedicate al noleggio di borse di lusso, come REWI - Rent Your Wish e Rent Fashion Bags. E ora, non vi resta che scegliere il modello!


2022-04-04 10:22:05

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Alla scoperta del G Train: progetto e prezzo del treno futuristico

Alla scoperta del G Train: progetto e prezzo del treno futuristico

Il G Train è l’esclusivo treno futuristico di lusso progettato dal designer Thierry Gaugain, che ha pensato a materiali e specifiche tecniche davvero incredibili per realizzare un gioiello su rotaie che mira a rivoluzionare il modo di viaggiare del futuro: scopriamo le caratteristiche di questo treno super tecnologico e quanto costerà.

INDICE:


Progetto G Train: il treno futuristico di lusso

Potrà sembrare paradossale, ma il futuro della mobilità di lusso potrebbe essere affidato ad uno dei mezzi di trasporto a motore più antichi: il treno. Ovviamente non stiamo parlando di un normale treno, ma del G Train, battezzato così dal suo creatore, il designer Thierry Gaugain, già noto per aver collaborato con Philippe Starck alla realizzazione di incredibili yacht come il Venus, appartenuto al compianto Steve Jobs. A proposito di yacht, per chi fosse interessato all’argomento, suggeriamo il nostro articolo sugli yacht elettrici di lusso. Ma torniamo al G Train. Il progetto di questo treno futuristico smart è stato presentato su Robb Report, magazine dedicato ai mezzi di trasporto di super lusso, insieme appunto al probabile nome del treno. Il pre-sviluppo del progetto G Train, in realtà, è partito da più di quattro anni e vanta ingegneri e architetti tra i migliori al mondo, oltre a partner che giocano il ruolo di leader nel proprio settore: Stadler come costruttore di treni, Saint-Gobain come fornitore del vetro, lo studio di ingegneria strutturale Eckersley O'Callaghan, Vision System per l'integrazione tra sistemi digitali e vetro, Marine Guard per la sicurezza e DWH per la realizzazione degli incredibili interni di lusso.

Come avrete notato, abbiamo già citato più volte il vetro, e non a caso. Infatti il progetto G Train prevede che questo treno di lusso sia lungo quasi 400 metri, ma soprattutto sia rivestito esternamente da 3.500 metri quadrati di vetro tecnico smart di ultima generazione, con una innovativa tecnologia che permetterà al rivestimento esterno di trasformarsi da trasparente a opaca e anche diventare color oro o nera, per poi illuminarsi di notte e brillare nel buio. Insomma, un vero e proprio gioiello di tecnologia ed eleganza, che ricorda un altro treno, l’Orient Express, del quale abbiamo scritto in riferimento al progetto “La Dolce Vita”. A differenza dell’Orient Express, però, il G-Train riuscirà a raggiungere velocità più elevate che, nonostante la sua lunghezza, dovrebbero toccare i 160 chilometri orari, grazie a quattro locomotive su misura in grado di adattarsi sia alle ferrovie americane che europee ed asiatiche. Insomma, un gioiello su rotaie ideale per fare un vero e proprio giro del mondo.

Gli incredibili interni del G Train

Passando dalle specifiche tecniche del G Train agli interni di questo futuristico treno di lusso, possiamo dire che le 14 carrozze che lo compongono trasporteranno i viaggiatori in una realtà parallela. Sì, perché sarà possibile modificare gli ambienti interni premendo un semplice pulsante. Qualche esempio? In caso di pioggia all’esterno, sarà possibile farsi circondare da un paesaggio marino soleggiato o da un bosco in piena primavera. Una possibilità che può inoltre variare da carrozza a carrozza, creando un’atmosfera completamente personalizzabile. Ma non finisce qui.

Ovviamente anche gli interni del G Train sono straordinari e super accessoriati, dato che prevedono tutto ciò che serve per garantire il massimo comfort e relax: spa, palestra, suite personalizzate, sale dedicate a proiezioni e spettacoli dal vivo, oltre a una “carrozza-garage” dove stivare moto e supercar dei passeggeri, che potranno così spostarsi come preferiscono durante le soste del G Train. Ecco perché lo stesso designer di questo incredibile treno, Thierry Gaugain, lo ha definito “un palazzo su rotaie”.

Quanto costerà acquistare il G Train?

Se il G Train è pensato per essere un palazzo su rotaie, c’è da specificare che questo futuristico treno di superlusso è stato pensato per essere un mezzo privato, ovvero per essere venduto ad unico proprietario. Ovvero di “qualcuno che sia consapevole dell'unicità di questo treno e capisca che non stiamo parlando solo di trasporto”, per utilizzare le parole dello stesso Gauguin. Ed è del tutto comprensibile, visto anche che questo incredibile mezzo di trasporto non sarà certo alla portata di tutti. E veniamo dunque alla domanda che tutti vi starete facendo: una volta realizzato questo ambizioso progetto, quando costerà il G Train? Circa 350 milioni di euro. Ovviamente il prezzo del G Train è ancora tutto da scoprire, ma il costo preventivato è appunto di qualche centinaio di milioni di euro.

Una cifra davvero per pochi. Fortunatamente chi acquisterà questo treno futuristico di lusso non dovrà viaggiare da solo, dato che il G Train può ospitare fino a 18 passeggeri per la notte ed è suddiviso in due parti, una riservata al proprietario e all’intrattenimento e l'altra per gli ospiti e per l'equipaggio. In generale, sono previste una suite più grande, altre tre suite più piccole, un salone per gli ospiti, terrazze all'aperto (ottenute dal ripiegamento delle ali) e addirittura un giardino in cui rilassarsi. L’ultima chicca? Il G Train è stato progettato per offrire anche la possibilità di separarsi in due, nel caso in cui i passeggeri volessero dirigersi verso destinazioni diverse. Ma certamente il G Train riserverà altre sorprese in fase di realizzazione e rappresenterà un vero e proprio castello principesco su rotaie. Ed ecco giustificato il prezzo di 350 milioni di euro.


2022-04-01 12:19:17

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